L’evoluzione delle specie non riguarda solo il passato. Al contrario, si tratta di un processo in continua azione, anche se è così lento che è difficile vederne gli effetti nel corso di poche generazioni.
In alcuni casi, però, l’intervento dell’uomo ha provocato sconvolgimenti così rapidi che gli effetti della selezione si sono manifestati nel giro di pochi anni.
Un esempio famoso di selezione naturale “al lavoro” quello di una farfalla che vive sui tronchi delle betulle, la Biston betularia.
Fino a duecento anni fa, queste farfalle avevano un colore grigio chiaro con macchioline scure (il loro nome inglese è "peppered moth"). Questo permetteva loro di mimetizzarsi sulla corteccia chiara delle betulle e sfuggire così ai predatori. Di tanto in tanto nascevano anche esemplari scuri, che però venivano facilmente individuati e catturati dai predatori.
In alcune regioni dell’Inghilterra, con la rivoluzione industriale vennero immesse nell’atmosfera grandi quantità di polvere di carbone (che all’epoca era il combustibile più usato). Di conseguenza anche i tronchi degli alberi si ricoprirono di uno strato nero di fuliggine. A questo punto, sui tronchi scuri, le farfalle chiare erano più visibili ai predatori, mentre quelle scure erano avvantaggiate e riuscivano a sopravvivere più facilmente. Nel giro di pochi anni le farfalle scure diventarono decisamente più numerose.
Oggi, che quelle stesse regioni risentono meno dell’inquinamento da carbone, i tronchi delle betulle sono più chiari e le farfalle chiare stanno ritornando a soppiantare quelle nere.
martedì 30 marzo 2010
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